Se vogliamo che un messaggio d'amore sia udito, spetta a noi lanciarlo.
La Croce
La Mistica Rosa
Entrando in chiesa, sul nuovo pavimento, lungo il corridoio centrale si ammirano sette grossi medaglioni in mosaico di granito, su cartone di Maria Sapone, realizzati dall'arch. Domenico Colledani da Milano. Il primo di questi medaglioni, del diametro di cm. 120, posto davanti alla porta centrale, subito dopo una croce i cui bracci misurano cm. 45 x 45 in granito nero, su disegno del sig. Orazio Tranquillo Strati, ferroviere in pensione, esalta la Madonna a cui la chiesa è dedicata. Esso infatti, raffigura la Madonna simboleggiata dalla rosa. Infatti, la tradizione cristiana invoca Maria come "Rosa mistica", antico ricordo della biblica rosa di Gerico, fragrante di profumo e splendente di colori. Sopra la rosa vi è raffigurata una preziosa corona a ricordare al fedele che Maria è la regina di tutti i Santi. Dodici stelle circondano i simboli della rosa e della corona a ricordo della Donna dell'Apocalisse, rivestita di sole e circondata da dodici stelle, con sotto i piedi il dragone, Poiché Maria è Madre della Chiesa. L'iscrizione: "Ave Maria" suggerisce al devoto a Maria di rivolgersi a Lei con fiducia invocandola con le parole mirabili della salutazione angelica.
Altri due medaglioni richiamano con i loro simboli le virtù teologali, che dentro la chiesa si acquistano con i sacramenti e ,il alimentano con l'accoglimento della parola di Dio e con l'esercizio della carità fraterna.
Fede
La fede, "Fides", è raffigurata da una lampada catacombale splendente: "Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che preparano le loro lampade" ci ricorda il vangelo di San Matteo al capitolo 25. L'autrice del cartone ricopiò una delle lampade ritrovate nel territorio di Motta San Giovanni e conservate nel Museo della Magna Grecia di Reggio. E' un simbolo di fede cristiana universale e di tradizione religiosa locale, nella fedeltà alla tradizione più pura e fedele. L'iscrizione: "Credo, Domine", ricorda la risposta di alcuni personaggi del Vangelo alle esortazioni di Cristo ad avere fede per ottenere i beni messianici e la salvezza.
Speranza
La speranza, "spes", è espressa nel simbolo tradizionale dell'ancora: "Christus spes nostra", dice l'iscrizione, per ricordare al fedele che la speranza non è basata sulle nostre forze, ma unicamente su Cristo, per cui davvero, come dice S. Paolo, "la speranza non delude".
Carità
La carità, "Charitas", è espressa dal simbolo del Cuore fiammante di amore. E' il cuore di Cristo che ama fino all'eccesso ogni uomo; è il cuore di ogni fedele che entra nel tempio del Signore per attingere e fare riserva di questo amore divino per il cammino, a volte aspro e difficile, della vita. E noi sperimentiamo quanto c'è bisogno di questo amore umile, generoso, disinteressato, basato su Cristo e frutto della fede. L'iscrizione "Ut diligatis invicem sicut dilexi vos" ricorda l'accorato e pressante comando di Cristo, alla vigilia della sua morte in croce, di amarci gli uni gli altri come Egli ci ha amato e ci ama, fino a dare la vita per noi. A noi, che viviamo nelle nostre case dietro le porte blindate, chiusi dentro le preoccupazioni dei nostri interessi materiali, senza trovare nè il tempo nè la volontà di guardare chi ci sta accanto con le sue gioie, le sue pene, le sue attese e le sue Difficoltà, l'invito all'amore di "agape" risuona vivo e attuale, foriero di una vita nuova più umana e più vivibile.
Ictus
Davanti all'abside, nel centro del corridoio della navata principale, c'è il medaglione con i simboli dell'Eucarestia: sopra, un "pane spezzato per noi"; sotto, un pesce con l'iscrizione in grafia greca: Ictus (Iesos Christos Theou Uios Soter, Gesú Cristo Figlio di Dio Salvatore). Si tratta dello stesso Cristo: sotto i veli eucaristici veramente realmente e sostanzialmente presente, come insegna il Concilio di Trento; e sotto il simbolo del pesce, conformemente all'antica tradizione cristiana. L'iscrizione: "Ecce panis angelorum", Ecco il Pane degli Angeli, ricorda il salmo e l'antico inno eucaristico del Dottor Angelico, San Tommaso d'Aquino.
Tutti questi cinque medaglioni sono incorniciati da foglie di quercia stilizzate. Accanto al medaglione con i simboli dell'Eucaristia, ve ne sono altri due più piccoli con la Croce, segno della Redenzione, a cui sono sospesi grappoli di uva segno del sangue di Cristo nell'Eucaristia. Il fedele, contemplando questi "segni" eucaristici, sì trova davanti all'altare, la mensa sulla quale Cristo appresta l'alimento che dona vita e vigore per il cammino che ci toccherà compiere ogni giorno nella realtà della nostra vita familiare, sociale e personale. I fedeli di Loreto, che hanno voluto tanta ricchezza teologica di immagini, li contemplano per poi vivere nella realtà di Cristo la loro vita quotidiana.
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